Ai miei cari giovani perché “insieme” niente ci fermerà
Video da guardare:
Youtube: Gen Verde: Niente ti fermerà (Magnificat) girl on a Mission
(con testo in italiano). 3/05/24
Youtube: Zucchero “Wonderful life” – Zucchero vevo – 8/10/2009
E per chi non conosce l’inglese: Per farvi “riflettere” sul significato della vita
youtube:
Zucchero “Wonderful life” (con traduzione) – Jetaime 5412 – 26/10/2016
Cari ragazzi e care ragazze ciao,
ancora sento il bisogno di comunicare con voi e questa volta, traggo spunto per la mia riflessione, da questo video dei Gen e dal brano del vangelo di Luca nel quale è narrato il Mistero della Visitazione. (Luca 1,39-56)
Maria che portava già in sè Gesù Bambino ha saputo che Sua cugina Elisabetta, che era molto anziana aspettava anche lei un bambino e così con “grande generosità” si è messa in cammino e dalla Galilea dove ella viveva si è recata in Giudea dove viveva Elisabetta.
Questo brano mi è molto caro in quanto da giovane ho fatto la mia esperienza in questa clausura.
Oggi però vi parlo di trasformazione – e – di vita nuova
Magnificat cosa significa?
E’ il titolo del cantico che Maria ha elevato a Dio in risposta alle meraviglie che Dio stava compiendo in Lei e cioè essere diventata la Mamma di Gesù che si era incarnato in Lei.
“grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente Santo è il Suo Nome”
È un canto di lode, di meraviglia, di stupore
La Madonna è stata la prima missionaria del Vangelo perché oltre alle sue braccia, cioè al suo servizio fattivo, Ella ha portato “Gesù”, alla cugina Elisabetta, cioè l’ha donato al mondo.
Nel senso che non si è limitata a portare solo le sue braccia, per un servizio “solo fattivo” alla cugina, ma portando in se Gesù l’ha donato al mondo.
“Missione” infatti significa innanzitutto “portare Gesù” a chi vive nel “buio” delle proprie “periferie esistenziali” e non solo le braccia o il cibo che perisce.
Missione non significa solo fare, ma soprattutto essere
La missionaria in definitiva chi è?
è una “piccola Maria” che “gira” per le strade della città.
Queste meraviglie Gesù le ha compiute anche in me e ne può compiere di “più grandi” anche in voi se aprite a Lui la porta del vostro cuore e della vostra mente.
In definitiva in cosa consistono le mie guarigioni? Nella continua capacità di cambiare “l’onda della mia mente” per “connetterla”, non su ciò che voglio io, ma su ciò che vuole Dio.
* * *
Gesù infatti mi ha detto: (lo sapete che il mio scopo è quello di farvi sorridere)
“all’interno della Santissima Trinità noi ci siamo consultati e abbiamo tenuto un “consiglio inter-nos” e abbiamo deciso di mandare te come “inviata speciale” da questi giovani che noi amiamo molto”.
Tu ci stai? Accetti questo incarico?
Io ho risposto “si volentieri” “perché anch’io ho visto in sogno tanti lupacchiotti trasformarsi in agnelli”. (Don Bosco)
Gesù non mi ha detto vai dai ragazzi che vanno all’oratorio e in chiesa “ogni tanto” ma vai da questi altri perché hanno bisogno di me e di te perché non li voglio abbandonare.
Noi (la Santissima Trinità) facciamo conto su di Te.
* * *
Quando ero giovane la mia psicoanalista mi ha chiesto ad un certo punto del percorso:
“cosa vuoi fare da grande”
E io ho risposto: “voglio entrare in clausura”
E lei ha ribattuto “No, in clausura no, non la sto curando per chiudersi dentro, perché Lei è una missionaria”.
Ha avuto ragione.
Riflessione
In me c’è stata una trasformazione che mi ha permesso di diventare ciò che voleva Dio e non ciò che volevo io. L’ho già detto le mie guarigioni sono servizio
Ho imparato strada facendo a guardare in faccia il “mostro” che c’era dentro di me, gli ho dato un volto e ora non ho più paura a “raccontarlo”.
Tutti abbiamo dentro di noi il nostro “mostro”
Cari ragazzi vi accorgerete, strada facendo, quando vi deciderete a “ritornare in voi stessi”, che diventerete “voi stessi” missionari perché in forza dell’esperienza di dolore, che abbiamo avuto dentro di noi, sarete voi stessi “Testimoni” di vita nuova
È un cammino difficile però potete farcela
L’importante è che siate consapevoli che il “mostro” che vi sta facendo la “guerra” e che dovete abbattere è “dentro di voi”.
Non abbiate paura a guardarlo in faccia perché “voi siete più forti di esso”. L’importante è che non tornate indietro e che non scappate di fronte alle vostre paure.
Dovete trasformare il “metallo vile”, il piombo che c’è dentro di voi in un “metallo prezioso” che è l’oro.
Ho capito che ai giovani piace la parola alchimia.
Ma che cos’è l’alchimia?
L’alchimia è un antico sistema filosofico esoterico (per iniziati) e cosa facevano gli alchimisti, chiusi dentro i loro laboratori, mentre cercavano di “trasformare” i metalli vili in oro?
cercavano “inconsciamente” di trasformare loro stessi.
Questi poveretti, purtroppo per loro, non hanno capito che non esiste alcun elisir dell’eterna giovinezza, perché, ad un certo punto, la nostra vita finisce, e vi assicuro, per esperienza, che “non c’è un’altra vita, dopo questa”, in cui potete “ricominciare”, perché non esiste nessuna altr’altra opportunità per riscattarvi.
Non esiste la reincarnazione
Il trasformarvi in “creatura nuova”, cari ragazzi, non rimandatelo al domani, peggio ancora ad un’altra vita, perché questa idea è solo un’illusione.
Questa trasformazione di noi stessi, questo “abito nuovo”, che dovete indossare rappresenta una vera e propria “rinascita interiore”, nel senso che, “l’uomo vecchio”, con l’occhio rivolto verso la terra, deve lasciare il posto “all’uomo nuovo”, proiettato verso il futuro.
Verso un cammino di speranza
Questo uomo nuovo si costruisce passo dopo passo sulle macerie del nostro vissuto passato. L’importante è che “non tornate indietro” e se qualche volte vi prende la paura ricordate che Davide (il futuro re di Israele ha ucciso il “gigante” Golia con un sassolino e con la fionda.)
Non aveva armi speciali ed era un pastorello che pascolava il gregge del Padre.
Pertanto e concludo: non abbiate paura a guardare dentro di voi e abbiate un po’ più di fiducia in voi stessi perché c’è sempre una via d’uscita perché di irreversibile non c’è niente purché voi lo vogliate.
Grandate, 21 novembre 2024
Fondazione San Rocco
Il Presidente
Maria Cristina Nava