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Progetti e obbiettivi di Fondazione San Rocco

Vorrei dedicarmi alla formazione dei giovani, attraverso questo canale che ho creato, a tutti i ragazzi/e di buona volontà, uomini e donne, specialmente alle persone che sono state ferite dalla vita e che portano nella loro memoria-nel loro corpo e nel loro cuore cicatrici profonde che possono essere guarite solo con la potenza risanatrice dell’Amore. Vorrei portare questi cuori grondanti lacrime all’incontro con Gesù, l’unico vero nostro amico, che non tradisce mai.

Per questo motivo sto approfondendo lo studio della filosofia greca e della teologia, in particolare quella patristica e medioevale: con particolare interesse agli scritti di S. Tommaso d’Aquino e come teologi contemporanei: Urs Von Baldhasar e Gianni Baget Bozzo nel suo libro intitolato: L’Anticristo.

In quanto durante questi due anni non ho mai ricevuto una risposta formale, dalla Diocesi di Como, riguardo al contenuto e all’approvazione di quanto ho scritto, mi considero sciolta da qualsiasi impegno che posso avere preso con essa.

Avrei pensato di dare vita a Fondazione San Rocco come ente-no profit per garantire, in questo modo, autonomia e fedeltà al carisma e per tutelare i miei diritti di scrittrice e fondatrice.

Sempre disponibile al dialogo con la Diocesi vorrei, a Dio piacendo, dare

vita a una Casa-famiglia
per ospitare temporaneamente persone che stanno attraversando un momento difficile della loro vita: giovani-mamme e papà in difficoltà-anziani e disabili.

Fondazione San Rocco non vuole fare assistenzialismo e neanche vuole essere colazione-pasto e dormitorio gratis ma vuole aiutare le persone a risollevarsi da ogni forma di povertà nella quale   si trovano. Casa-famiglia vuole essere anche un luogo d’incontro, dove queste persone possono anche riunirsi per condividere fra di loro gli stessi problemi, con il sostegno di personale qualificato. Accompagnate dalle consacrate/i di Fondazione San Rocco queste persone si impegneranno anche in un cammino di crescita spirituale e all’incontro con Gesù.

L’obbiettivo sarà, alla fine del cammino rieducativo, di ridare la dignità a queste persone, con il loro graduale reinserimento nelle loro famiglie di origine e nel mondo del lavoro.

Personalmente ho vissuto la povertà in prima persona, da questa realtà ci sono passata anch’io, e proprio per questo motivo la voglio combattere seriamente.

Un altro progetto che avrei in cantiere è l’apertura di uno spazio per i giovani, una discoteca, dove i ragazzi possano esprimere la loro esuberanza e anche eventuali loro disagi, attraverso la musica, in un ambiente protetto e controllato dalle consacrate/i di Fondazione San Rocco.

Sono semplicemente tesoriera dei” beni spirituali” del mio Sposo e come sua portavoce mi sembra “che con la scusa” che dobbiamo fare entrare tutti nel recinto siamo rimasti in pochi noi; secondo il criterio del Buon Padre di Famiglia dovremmo cominciare con il pensare seriamente alla gioventù di casa nostra perché non abbia ad andare a cercare in altre direzioni pericolose.

Avverto in me la chiamata ad evangelizzare i giovani: in modo chiaro e con la coerenza della mia vita, nel tentativo di indicare loro la via maestra che porta all’incontro con il Dio-Amore – nella Verità: alla ri-scoperta delle nostre radici comuni di cristiani-cattolici e di battezzati – nella tradizione della Chiesa.

Giovanni 14,6

Io sono la via, la verità e la vita e nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Giovanni 17 – La preghiera di Gesù al Padre

“Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo . . . Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi: tutte le cose mie sono tue e le tue sono mie e io sono glorificato in loro. . . Padre santo custodiscili nel tuo nome, quelli che mi hai dato, perché anche loro siano una sola cosa come noi.

Quand’ero con loro io li custodivo nel tuo nome e li ho conservati e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compiesse la Scrittura.  Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno.  Consacrali nella verità. La tua parola è Verità . . .  per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella Verità.”

Alla termine della testimonianza vorrei dire che per me Fondazione San Rocco è stata come un bambino che ho dato alla luce e che ora devo fare crescere con l’aiuto di tutte/i voi, care sorelle e cari fratelli, affinché abbia a portare, anche, frutti abbondanti di nuove vocazioni al sacerdozio e alla missione; attraverso questa ri-nascita ho potuto anche  sperimentare in pienezza la gioia di essere Madre.

Appartengo alla milizia di Maria e combatto come un soldato nel Suo esercito perché, alla fine, il Suo Cuore Immacolato trionferà. Possa la B.s.V. Maria, Madre di Dio e Regina del Divino Volere, avvalorare con i Suoi meriti e benedire le nostre intenzioni.