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La scuola – il disagio minorile – vita consacrata – risposte alle mamme

Buongiorno ai miei cari amici e alle mie care amiche di Fondazione San Rocco,

questo articolo lo scrivo perché voglio rispondere pubblicamente ad alcune mamme che in questi ultimi mesi si sono confidate con me perché preoccupate per l’educazione che i loro figli ricevono nelle scuole statali e anche in quelle cattoliche.

La mia è, come il solito, un’opinione, ma in quanto mi sono sentita interpellata, cercherò di esprimere il mio pensiero di donna consacrata-cattolica, non, con l’intenzione di screditare le strutture esistenti.

Resto dell’idea come già detto che “il sistema” nel quale viviamo è completamente assoggettato al “principe di questo mondo” che sta facendo di tutto per demolire la famigliaattaccandola” anche nell’istruzione dei figli:

1 Dopo essere riuscito ad attaccarla legalizzando l’interruzione della gravidanza, per cui, i bambini che nascono sono sempre di meno.

2 Dopo essere riuscito ad attaccarla legalizzando il divorzio in conseguenza del quale i figli non hanno più sin dall’infanzia un ambiente sereno sano e protetto nel quale crescere.

3 In conseguenza del dilagare dell’omosessualità che è il frutto innanzitutto del degrado morale nel quale la famiglia è caduta, per cui i bambini, che vivono in contesti a rischio, non riescono più ad identificarsi, naturalmente, con il papà e con la mamma, crescono sin dall’infanzia con forti devianze affettive che si ripercuotono poi nella loro vita adulta.

Tenuto conto di queste tre cause, che hanno disgregato la famiglia tradizionale è stato un gioco per il demonio infiltrarsi anche nella scuola, dove trova un terreno fertile per demolire completamente la psiche fragile dei bambini che provengono da famiglie a rischio e per manipolare il cervello di quelli, che ancora provengono da contesti famigliari sani, insinuando nella loro mente pensieri devianti.

Non voglio però, in questo contesto, focalizzare l’attenzione su questi bambini, che provengono da famiglie a rischio, per i quali bisogna pregare affinchè i loro genitori abbiano a rinsavire.

Partendo da queste premesse

Traggo spunto dal video, che pubblico della FSSPX, nel quale Tiziana, racconta la sua esperienza di maestra nella scuola statale, nel quale esprime le stesse problematiche che mi hanno confidato le mamme.

Mi è stato riferito di maestre che parlano di sessualità, anche in modo grossolano, ai bambini delle elementari e che a causa di ciò questi bambini, non riuscendo a metabolizzare il contenuto di quanto viene loro detto, hanno iniziato a non stare bene, a tal punto, che le mamme hanno dovuto portarli dallo psicologo.

Ho saputo poi che queste maestre sono proprio quelle che in chiesa aprono il tabernacolo e distribuiscono la comunione anche ai bambini

Qui entra in gioco vita consacrata:

essendo donne sposate, è normale per loro, parlare ai bambini, con grande leggerezza, di sessualità perché loro stesse la vivono nel loro rapporto di coppia, perché anche abituate biologicamente a farlo.

Noi donne consacrate al contrario non parliamo di questo argomento perché avendo offerto la nostra vita a Gesù viviamo nella castità e pertanto non “ci viene” neanche in mente di toccare questo argomento.

Noi donne consacrate, siamo innamorate di Gesù, nel senso che quando eravamo giovani, in seguito alla chiamata che abbiamo ricevuto, ci siamo innamorate di Lui “il più bello fra i figli dell’uomo”, e pertanto l’abbiamo preferito al rapporto di coppia con un ragazzo.

Attraverso l’azione dello Spirito Santo, il quale, in risposta alla nostra generosità, ha accordato a noi tutte le grazie necessarie per vivere nella castità, “in una maggiore intimità” con Lui, “abbiamo lasciato tutto” nel senso che abbiamo scelto Lui, come unico amore della nostra vita. Abbiamo sublimato, ciò quelle che potevano essere le gioie, della vita umana-terrena, e sostenute dalla Grazia abbiamo cercato di conformarci sempre più a Gesù: “povero-casto e obbediente.”

abbiamo “sublimato”. Cosa vuol dire?

Vuol dire che Gesù, per Grazia, ci ha portate con Lui sul monte Tabor, e sempre per Grazia l’abbiamo visto trasfigurato nel suo splendore di Dio. Affascinate da questo mistero, noi cerchiamo di vivere, già da ora, sulla terra, quella che sarà la nostra vita in Paradiso, dove lo vedremo nella Sua Gloria.

Santa Teresa d’Avila, che è forse la santa dalla quale più ho attinto, da giovane, spiega molto bene nei suoi scritti cos’è questo innamoramento, con una carica sentimentale tipica di noi donne.

Un’altra figura di donna, che piaceva molto anche a santa Teresa d’Avila, è la Samaritana al pozzo nel momento nel quale Gesù le dice:

ho sete dammi da bere” “se tu conoscessi il Dono di Dio e chi è colui che ti dice “dammi da bere”, tu avresti chiesto a Lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva

“Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete ma chi berrà dell’acqua che gli darò non avrà più sete.”

E’ l’amore in atto”. Quest’acqua viva, con la quale noi “innamorate di Gesù” ci dissetiamo, è lo Spirto Santo il quale ci permette, già sin d’ora, di uniformarci sempre di più a Gesù che è” via verità e vita

E’ questa la vita vera alla quale noi tutti siamo chiamati a partecipare

Questo è Il Sacro Cuore di Gesù trafitto dalla Lancia dal quale è uscito sangue e acqua cioè la Chiesa, è Fondazione San Rocco.            Vita consacrata è anticipazione del Regno dei Cieli

Per anni ho meditato su questo brano del vangelo, fino a quando ho scoperto che era il preferito anche di Teresa, l’innamorata di Gesù per eccellenza. (Giovanni 4,5-15)

Gesù si pone sempre nei nostri confronti all’inizio della sequela come un mendicante, si pone sempre come colui che “ha bisogno di noi”, e invece è al contrario. Altrimenti ci spaventiamo di fronte a “Sua Maestà

* * *

Ognuno trasmette, quello che è, l’esperienza della propria vita, ma con cautela, perché la psiche dei bambini è come una pellicola vergine, nella quale si imprimono tutte le impressioni, (verbali e fotografiche), che se non sono correttamente metabolizzate, perché non capite, generano mostri, in quanto, non tutti i bambini hanno lo stesso ritmo di crescita.

Questo compito spetta ai genitori, che al momento opportuno, sapranno spiegare ai loro bambini il “mistero della vita”, dando a loro il cibo adeguato e al momento opportuno.

La scuola cattolica risente anch’essa del degrado che la Chiesa sta vivendo al suo interno e pertanto le religiose, che svolgono il servizio di educatrici nei loro istituti, hanno le mani legate “dall’alto” e non possono più neanche fare dottrina, avendo, io stessa, avuto le mani legate nell’esprimere il mio pensiero.

Sto parlando in modo velato ma il filo rosso è questo: Chiesa e Stato vanno a braccetto.

Questi genitori si ritrovano, pertanto, a pagare rette, in quanto scuole private, senza però ricevere dalle consacrate, ciò che in realtà vorrebbero per i loro figli

* * *

Nell’altro video, che lascio da ascoltare e guardare, due sacerdoti della FSSPX spiegano bene, insieme alla maestra Tiziana, questo problema, in quanto, su richiesta dei genitori, hanno dato vita ad una scuola parentale, nella quale, in linea con la tradizione della Chiesa, viene impartita una sana educazioneumananaturalecattolica.

Il mio interesse per la FSSPX è motivato dal fatto, che questi sacerdoti, nelle loro omelie e nelle loro catechesi insegnano la dottrina, perché la loro formazione è fondata sulla Teologia di San Tommaso d’Acquino, che capisco perché l’ho studiata e che sostengo.

Non si perdono in discorsi insensati su questioni che sono solo devianti, ma il loro parlare, è un continuo attirare la mia attenzione sulla Parola di Dio commentata in modo appropriato.

Essendomi, io medesima, staccata da Roma, per i motivi che sapete, ho trovato nella FSSPX un valido sostegno al mio pensiero ed è per questo motivo, che sarebbe mia intenzione, se è nel “disegno di Dio”, invitare un sacerdote per svolgere in F.S.R. il ruolo di cappellano e di direttore spirituale.

Anche se il mio interesse è per i giovani, i video che vi propongo vi aiuteranno a capire cosa intendo per dottrina e per educazione in quanto per i miei ragazzi voglio una formazione solida. Con il tempo potrebbe sorgere anche un asilo, una scuola elementare e un seminario.

Preghiamo per questa intenzione perché vedo che l’interesse è molto elevato.

Qualche mese fa ho avuto occasione di parlare con un laico, che ha studiato teologia in un seminario del nord Italia, il quale si è auto definito luterano.         Conosceva tutti i teologi tranne l’Angelico.

Questa cosa mi ha fatto riflettere: cosa insegno nei seminari?

* * *

Vorrei fare una riflessione anche sul disagio minorile, perché, dalla cronaca sono venuta a conoscenza, che è in continuo aumento Mi sembra questo un argomento serio, che a dire degli esperti è stato causato dalla pandemia e dall’isolamento al quale questi giovani sono stati costretti, ma che a parere mio è dovuto anch’esso

“dalla perdita dei valori all’interno della famiglia e della società”.

Trascrivo di seguito un articolo tratto dal TGCOM” del 1 giu. 2023

“Skuola: Giovani in crisi

Adolescenti sotto stress, oltre sei su dieci avvertono ansia e pressione sociale. E uno su due ha avuto almeno un attacco di panico.

Anche i giovanissimi, specie dopo la pandemia, sono sempre meno abituati a confrontarsi con il contesto sociale che li circonda.

Oltre 6 giovanissimi su 10, infatti, sostengono di soffrire di una qualche forma di disagio dovuto proprio al contesto in cui vivono. Da cui poi scaturiscono attacchi di panico, alterazione delle abitudini alimentari e del ritmo-sonno veglia, difficoltà nello studio e così via.

Un terreno fertile su cui proliferano irrequietezza, solitudine, rabbia verso sé o verso gli altri, con la conseguente necessità di “anestetizzarsi” per non pensare: fuga nel digitale – tra videogiochi, film, serie TV e social media, ma anche gesti estremi e ricorso a qualsiasi cosa permetta di staccare la spina almeno per un po’.

A lanciare l’allarme è una ricerca fatta da “Skuola.net” assieme al team di psicologi e psicoterapeuti dell’Associazione Nazionale Di.Te. (dipendenze tecnologiche, GAP, cyberbullismo), su un campione di 3.062 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 19 anni.”

È fondamentale coinvolgere i professionisti della salute mentale e dell’istruzione per creare un ambiente che favorisca sia la crescita cognitiva che quella emotiva.”

Riflessione

Sicuramente questo “sistema” nel quale viviamo e che “controlla” anche il nostro pensiero è responsabile in buona percentuale di questo disagio fra i giovanissimi. Una studentessa universitaria un giorno mi ha detto “ci obbligano”.

Resto dell’idea comunque, che anche in questo campo ci ri-troviamo ancora una volta a fare i conti con Lucifero, che si serve dei suoi sicari che rivestono ruoli “in alto” e che hanno venduto la loro volontà perversa “a esso”, per raggiungere i suoi obbiettivi distruttivi nei confronti del genere umano.

Trattandosi di un invidioso e nemico dell’uomo vuole trascinare anche noi nella sua stessa disperazione. Trattasi della solita “catena maledetta” che possiamo spezzare solo attraverso una rievangelizzazione, che comincia dai genitori stessi di questi giovani, i quali, come dice bene nel video don Pierpaolo Petrucci, anche loro sono da rieducare ad essere buoni genitori.

Questi ragazzi, è un’opinione, che vivono un disagio, non riescono più a “fare leva” nella loro “memoria”, su quella che in psicologia si chiama “famiglia interiore” in quanto non l’hanno avuta buona nella realtà della loro vita.

Anche i ragazzi che fanno uso di droga “non” si sentono sostenuti da essa perché non la vedono come punto di riferimento.

Il disagio minorile è sempre una fuga dalla realtà causata da una “lacuna psicologica affettiva

* * *

Trascrivo alcuni commenti fatti da Padre Tognetti, di cui ho pubblicato il testo completo in un mio scritto precedente, perché non finirò mai di picchiare il chiodo sul fatto che la famiglia è la cellula fondamentale per la crescita di una persona:

“La famiglia è di diritto divino: voluta da Dio e formata dall’uomo (marito), dalla donna (moglie), dai figli che lui concede. . . .La famiglia è il nucleo centrale della società, dove si impara a vivere, dove si imparano i valori, dove si dona e si riceve affetto. . . . Se la famiglia va in frantumi, va in frantumi tutto.

Il nemico (Satana) lo sa, e in questo tempo sferra un attacco frontale, mai lanciato prima con una tale violenza e sfrontatezza.

Negli ultimi decenni, a ritmo vertiginoso, i pilastri che sostengono l’istituto santo della famiglia vengono attaccati, discussi, negati, corrosi, usando come casse di amplificazione tutti i mezzi di comunicazione per propagare – e purtroppo anche ai piccoli – gli errori del divorzio, dell’eutanasia, degli atti omosessuali, dell’adulterio, delle convivenze, della contraccezione come valori da promuovere.

C’è una regia dietro tutto questo, certamente, e il regista è colui che vuole distruggere il mondo e la creazione di Dio: il serpente antico, cioè il diavolo, Satana (Ap 20,2).

L’aumento delle famiglie con un solo genitore genera pesanti conseguenze per i figli . . un buon numero di bambini non vive con i propri genitori.

I figli dei divorziati sono sempre figli sofferenti: soffrono la mancanza di unione del papà e della mamma, del cui amore essi si nutrono e hanno pieno diritto”.

Come intervenire?

Con il recupero di tanti valori che si sono persi in questi ultimi cinquant’anni di storia, sicuramente mettendo Gesù al “primo posto nella nostra vita”, perché solo Lui può riempire il vuoto lasciato dai genitori di questi giovani perché non abbiano a riempirlo con “surrogati” esterni e micidiali.

 

youtube – FSSPX – Priorato San Marco

“Perché è necessaria la scuola cattolica? Intervista integrale alla maestra Tiziana”

youtube – FSSPX – Priorato San Marco – “La scuola cattolica: l’unica soluzione possibile.” 26/04/2024

Questo video di Fra Pietro spiega bene il mio ruolo nella Chiesa e Fondazione San Rocco

Youtube – Tempi di Maria 2 – Maria Valtorta sull’odierna tragedia “La battaglia spirituale è già nata”

Nella speranza che il sogno di Dio possa trasformarsi in realtà . . . .

Fondazione San Rocco
Il Presidente
Maria Cristina Nava