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Prima catechesi

La Famiglia
Immagine della Santissima Trinità

Ma quando il Figlio dell’Uomo tornerà
troverà la Fede sulla Terra?

Cari giovani e care ragazze, vorrei iniziare questa catechesi
partendo dal Prologo di San Giovanni che ho indicato nel testo precedente. Si tratta del Vangelo che è stato proclamato durante la S. Messa di Natale e che invito ad andare a leggere integralmente. È bellissimo perché ci introduce nel grande mistero:

  • della creazione del mondo – dell’uomo e della donna
  • dell’incarnazione – nascita – missione – passione – morte redentrice – discesa negli inferi -risurrezione ed ascensione al cielo di nostro Signore Gesù – ovvero il ritorno nella Sua Gloria.

Essendo Gesù l’inviato del Padre – dobbiamo, anche noi, vivere in questo mondo degnamente e da veri figli di Dio, tenendo sempre Lui – come Modello – da seguire: in quanto

siamo stati creati – attraverso di Lui – Parola Incarnata – a – Sua Immagine – e – Somiglianza.

Si tratta di uno stile di vita che dobbiamo iniziare – a concretizzare – nel quotidiano – e che ci porta – ad orientare – e – a vivere – ogni – atto della nostra vita – guardando verso l’alto:

dove sarà la nostra dimora eternae non sempreverso il bassola terradove tutto è transitorio-finito e corruttibile.

Il – fine – ultimo – della nostra vita – è infatti anche per noi – il – ritorno – nella Sua Gloria.

Pertanto la nostra storia è segnata da questi grandi eventi:

la creazione – il transito della nostra vita su questa terra – il ritorno all’eterno principio creante – ovvero – la nostra divinizzazione

Gesù che è – la via – la verità – e – la vita – è l’unico modello che – dobbiamo seguire – se – non vogliamo – perderci – lungo la strada.

Perché voglio rivolgermi proprio a voi giovani e ragazze che convivete?
Proprio perché il vostro – essere uniti – in una – relazione di coppia – è una cosa buona – perché è – un atto d’amore – che proviene dal vostro cuore e che rivolgete al vostro compagno e alla vostra compagna – ed – è cosa buona e giusta – ma se – questo amore – non è coronato – dal – Sacramento del Matrimonio

r.i.m.a.n.e

un affetto – fra di voi – solo umano – perché – non è – santificato – dalla Grazia –

Attraverso – Questo – Sacramento – infatti
lo Spirito Santo – viene – ad abitare – in mezzo a voi – e – trasforma – la vostra unione – pur buona: ma tuttavia solo umana in una relazione umana – e – divina: nel senso che – la eleva – oltre – perché – la supera in dignità e-grazia.

Infatti mediante – il Battesimo – partecipiamo – per Grazia – alla stessa – natura divina – di Gesù – che è – il Capo della Chiesa – e in quanto – partecipiamo – della sua stessa natura divina – diventiamo – Membra Vive – del Suo CorpoMistico – che è – la Chiesa – e

Pietre vive

sulle quali – sostenuti – dalla Grazia – operante – in noi e che – proviene – dallo Spirito Santo – costruiamo – (ognuno secondo la propria vocazione) – l’edificio della nostra vita – e – della nostra santità – che si- realizzerà – in pienezza in Paradiso e che è

l’Unione con Dio.

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica – art. 1212

“La partecipazione alla natura divina che gli uomini ricevono in dono mediante la grazia di Cristo rivela una certa  analogia con l’origine lo sviluppo  e l’accrescimento della vita naturale.”

Quando voi ragazze e ragazzi – riuscirete – a – trasformare – se vorrete e se crederete la vostra unione di convivenza in matrimonio diventate pietre vive e scelte dallo Spirito Santo per la costruzione dell’edificio della vostra stessa vita per la vostra – personale santificazione – e per – quella – del vostro compagno – o – della vostra compagna.

Dalla lettera di San Paolo agli Efesini 4,25
“Infatti siamo membra – gli uni – degli altri”

Dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi: 6,19
“Non sapete – che – il vostro corpo – è tempio dello Spirito Santo – che- è in voi? Lo avete – ricevuto da Dio e – voi – non appartenete- a – Voi stessi.”

Certamente mi chiederete: ma con tutti gli scandali e le divisioni che ci sono all’interno della chiesa e gli esempi poco edificanti di tanti sacerdoti, religiosi e laici:
come facciamo a credere ancora in questa verità?

Risposta: è difficile! Anch’io personalmente sono passata attraverso delusioni però sono consapevole del fatto che, attraverso di me, Gesù sta chiamando anche voi giovani – in questo nobile – e – impegnativo compito:

La RI-strutturazione della Sua Chiesa – e – la Sua RI-generazione

Ci sta chiamando tutti insieme per aiutarla
a – ri-sollevarsi – dal grande – de-grado – morale e spirituale – nella quale si trova.

Con l’aiuto della Grazia e attraverso una buona formazione diventerete voi stessi annunciatori e araldi del vangelo.

In forza – del nostro battesimo – che” ci – innesta in Essa” – la Chiesa – siamo noi per questo motivo – dobbiamo – ri-trovarla – e- farla-crescere – innanzitutto – dentro di noi.

Tocca a voi – nell’oggi della storia:
continuare – a – scavare – nella profondità della terra – alla ri-cerca – di nuove risorse-di nuove sorgenti e di nuovi filoni auriferi:
siete voi infatti – la buona – nuova linfa – rigenerante – della Chiesa – vero tesoro – da – valorizzare – pietre preziose e – diamanti – ancora nascosti – nelle viscere del sottosuolo.

Personalmente mi considero una – cellula viva – e un – germoglio – coltivato personalmente – da Maria – Madre della Chiesa – la quale anche attraverso la malattia e l’umiliazione mi ha – formata ed addestrata – alla battaglia – vera crociata – per il trionfo del Suo Cuore Immacolato – e ora dopo anni di nascondimento sto uscendo allo scoperto.

Salmo143(144) – 1-12-9-15

Inno per la guerra e la vittoria

Benedetto il Signore mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.

I nostri figli siano come piante,
cresciute bene fin dalla loro giovinezza;

le nostre figlie come colonne d’angolo
scolpite per adornare un palazzo.

O Dio ti canterò un canto nuovo,
inneggerò a te con l’arpa a dieci corde.

Beato il popolo che possiede questi beni:
beato il popolo che ha il Signore come Dio

Essendo ancora nell’ottava del Santo Natale voglio che abbiate a – fissare l’attenzione – proprio – sull’evento salvifico – dell’Incarnazione e nascita di Gesù

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”

E invito ciascuno di voi a – raccogliersi – per cinque minuti – nel silenzio – del proprio cuore – per – dare spazio – a – questo Bambino – che ha lasciato – La Reggia del Paradiso – e – facendosi uguale a noi – in tutto – eccetto il peccato – ha – assunto in sé – la povertà – della nostra – carne umana – in modo che – anche noi – potessimo assumere – la regalità della Sua Divinità.

Il Mistero del Santo Natale consiste proprio – in questo – meraviglioso – e – salutare – scambio – di doni

Gesù è voluto nascere nella povertà estrema di una mangiatoia per farci capire che la ricchezza di beni temporali nella vita è relativa. Attraverso questo – Suo – atto di umiltà – e – di distacco- Gesù ha voluto – farci capire – anche – che tutto è transitorio.

Solo – Lui – infatti è – l’essenziale – che dobbiamo – cercare-volere-ed-infine trovare e custodire nella nostra vita.

Dallo Spirito della Verità di Urs von Baldhasar vol.3 – le due mani del Padre pag. 156

“Così può appena meravigliarci – l’ultimo ardimento – di Massimino il Confessore – che descrive – divinizzazione dell’uomo – umanizzazione di Dio- come un – unico processo – che cresce a vicenda:
quanto più – l’uomo viene divinizzato – tanto più – si umanizza Dio – e – viceversa.”

Per qualche giovane forse questi concetti sono un po’ difficili da capire – però abbiamo appena detto – che dobbiamo imparare – ad alzare – lo sguardo – verso l’Alto – dove è – la nostra Patria – e – non sempre – verso la terra – perché al termine della nostra vita – dobbiamo lasciare tutto.

Lascio invece alla riflessione personale questo brano
tratto dal libro di Adrienne Speyr – dal titolo – il verbo si fa carne-vol.I – Il Prologo

“Il Verbo si fece carne significa infine: in un matrimonio sacramentale i genitori non generano solo il corpo e la carne del figlio. Il figlio di questi genitori è contemporaneamente – pro-creato – e – generato – anche – dallo Spirito – dalla parola sacramentale del loro matrimonio.

Perciò già – prima di essere battezzato – egli è – un bambino diverso – da quello di – un matrimonio pagano. Egli è nato dallo Spirito perché deriva da un sacramento.

Lo spirito del matrimonio – diventa carne- e – ritorna corrispondentemente – di nuovo – allo spirito. Anzitutto mediante il Battesimo del bambino.

Poi in senso più ampio – mediante i – sacramenti dei moribondi (l’unzione degli infermi) e – la morte cristiana – ed è precisamente il sacramento del matrimonio dei genitori – a preparare – qui – il sacramento dei moribondi – del figlio – e a – racchiuderlo – in qualche modo – tra gli effetti – della propria Grazia.

Tra i due sacramenti – esiste – un rapporto di derivazione.”

Continua – – –